La Storia

Ultima modifica 30 novembre 2018

Il Comune di Villa Guardia ha una storia relativamente breve: la sua data di nascita risale infatti al 15 aprile 1928 quando il Governo, nell’ambito della riorganizzazione dell'amministrazione statale, decretò l’accorpamento dei Comuni di Maccio e di Civello che, a loro volta, avevano inglobato nel corso del secolo XVIII, rispettivamente i Comuni di Brusata, Macciasca e Brugo.

Decreto a parte, le origini dei due nuclei storici, oltre che delle frazioni minori, si perdono nel tempo, senza comunque una data di fondazione precisa.

E’ solo con la guerra tra Como e Milano che si incontra una notizia che ci riguarda, allorché nel 1260 Lotterio Rusca costruisce a Civello un castello che diventerà successivamente una base importante per la sua famiglia impegnata nella lotta per la supremazia nella città di Como. Il castello fu parzialmente distrutto nel 1527 dagli spagnoli. Oggi rimane solo la torre inserita in abitazioni del centro storico.

Altre famiglie illustri hanno lasciato un’importante traccia della loro presenza a Villa Guardia: i Sebregondi alla Macciasca ed i Mugiasca, approdati in località Mosino fin dagli inizi del Quattrocento. A quest’ultima famiglia si deve la costruzione, nel 1813, di una splendida villa neoclassica, opera di Simone Cantoni (architetto, tra l’altro, artefice di Villa Olmo e del Liceo Classico Volta).

Anche dopo la fusione dei due Comuni, le Parrocchie, attestate già alla fine del Quattrocento, hanno mantenuto la propria autonomia.

La vicenda storica di Villa Guardia si inserisce, inevitabilmente, in quella del territorio circostante e non è segnata da eventi “speciali”.Il Comune ha conosciuto, nel corso del Novecento, un graduale passaggio da un’e conomia fondamentalmente basata sull’agricoltura a quella caratterizzata dalla diffusione dell’i ndustria tessile, da una forte crescita demografica accompagnata da un’espansione dell’u rbanizzazione, da un conseguente aumento del numero dei nuclei famigliari e dalla diminuzione del coefficiente di composizione degli stessi.

I dati dei censimenti ci dicono che in 100 anni, dal 1861 al 1961, la popolazione è raddoppiata (da 2.109 a 4.264 abitanti), per raggiungere gli oltre 8.000 dei giorni nostri.

Può essere interessante osservare che l’incremento demografico ha avuto un andamento regolare a partire almeno dalla metà del secolo XVIII (tra il 1751 e il 1771 i due Comuni di Civello e di Maccio contavano rispettivamente 290 e 672 abitanti, per passare nel 1816 a 621 e 1193).

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